Nel giugno 2020 sono state introdotte nel Codice di procedura commerciale russo alcune disposizioni di diritto internazionale privato processuale concernenti le controversie che vedono coinvolto un soggetto russo destinatario di sanzioni.
In particolare:
(i) il nuovo art. 248-1, co. 1, del Codice di procedura commerciale fissa un nuovo criterio di giurisdizione: in mancanza di accordo tra le parti, le controversie che coinvolgono soggetti sanzionati rientrano nella giurisdizione dell’autorità giusridizionale russa;
(ii) l’art. 248-1, co. 4, dello stesso codice prevede che, pure in presenza di accordo tra le parti che attribuisca la giurisdizione a un’autorità giurisdizionale o a un tribunale arbitrale con sede al di fuori della Russia, il Giudice statuale russo ha giurisdizione, nel caso in cui le sanzioni rappresentino un ostacolo all’accesso alla giustizia;
(iii) l’art. 248-1, co. 5, dello stesso codice precisa nondimeno che la giurisdizione russa non è ostativa al riconoscimento della decisione straniera, salvo che la parte sanzionata non abbia eccepito il difetto di giurisdizione nel corso del procedimento che ha condotto alla pronunzia di tale decisione;
(iv) l’art. 248-2, co. 1, dello stesso codice prevede la possibilità per la parte sanzionata di chiedere all’autorità giurisdizionale russa di emettere una anti-suit injunction che impedisca alla parte non russa di iniziare o coltivare un procedimento al di fuori della Russia; e
(v) l’art. 248-2, co. 10, dello stesso codice prevede la possibilità di imporre una penale alla parte non russa che abbia violato l’anti-suit injunction.
Nel dicembre 2021, la Corte Suprema della Federazione Russa si è pronunziata, nella vicenda UralTransMash c/ Pesa (procedimento n. А60-36897/2020), sul significato da attribuire al requisito per la sussistenza della giurisdizione russa (e dunque per la concessione dell’anti-suit injunction) rappresentato dall’ostacolo all’accesso alla giustizia, giungendo a una interpretazione della norma decisamente estensiva: ha fatto infatti coincidere il suddetto ostacolo con la mera esistenza della sanzione.
Siamo in grado di anticipare che il 16 giugno 2022 si terrà un’udienza, in un procedimento promosso dalle Ferrovie Russe contro Siemens, che porterà alla pronunzia di un provvedimento che rappresenterà la prima decisione successiva non solo a quella appena menzionata della Suprema Corte della Federazione Russa del dicembre scorso, ma anche e soprattutto all’escalation del conflitto tra Ucraina e Russia e all’estensione/inasprimento delle sanzioni internazionali nei confronti di quest’ultima.
Vi terremo aggiornati su questo tema.